mercoledì 27 marzo 2013

Il lato positivo

Titolo: Il lato positivo
Titolo originale: Silver linings playbook
Casa di produzione: The Weinstein Company
Distibuzione italiana: Eagle Pictures
Regia: David O. Russell
Sceneggiatura: David O. Russell
Rating:  ☆  ☆  

Trama:
Pat Solitano (Bradley Cooper) ha perso tutto: sua moglie, la sua casa, e il suo lavoro. Torna così a vivere con i genitori (Robert De Niro e Jacki Weaver), dopo aver passato otto mesi in un istituto psichiatrico poiché affetto da disturbo bipolare. È determinato a ricostruire la propria vita e a riconquistare la moglie. Quando però incontra Tiffany (Jennifer Lawrence), una misteriosa e problematica giovane donna, le cose si fanno complicate. Tiffany si offre di aiutare Pat a riconquistare la moglie (consegnando una lettera in sua vece nonostante l'ordine restrittivo lo proibisca), ma solo se lui farà qualcosa di veramente importante per lei in cambio, ovvero partecipare ad una famosa gara di ballo. Nel frattempo, Pat deve cercare di ricucire un rapporto non facilissimo con il padre (scommettitore incallito e ossessivo compulsivo) e con il fratello Jake. 


"Perché io faccio sempre cose per gli altri. Sempre, sempre, sempre!
Poi mi sveglio e sono vuota, non ho niente."


Recensione:
Finalmente sono riuscita a vedere questo film. Dio, che meraviglia! Devo dire la verità, dal trailer mi era parso molto carino fin da subito, però non riuscivo a spiegarmi come quella che sembrava essere la semplice classica commedia americana potesse aver ricevuto ben otto nominations agli Oscar. Beh, credetemi, il trailer non gli rende affatto giustizia. Tutto in questo film è maledettamente intenso, vivo, doloroso, complicato. Pat Solitano è un uomo tradito. Un uomo che non sapeva di essere affetto da sindrome bipolare e che si trova ad affrontare una cosa mastodontica come l'adulterio. Si fa otto mesi in una clinica psichiatrica di Baltimora, reo di aver cercato di ammazzare l'amante della moglie, fino a che sua madre non decide che è passato un tempo ragionevolmente lungo e firma per riportarlo a casa. Forse Pat non è ancora pronto, o forse sì, ma cerca senz'altro di darsi una mano con quelli che, per esperienza, io chiamerei pensieri funzionali


La sua convinzione è infatti che se ti mantieni positivo allora riuscirai prima o poi a vedere la luce. Ed ecco quindi che cerca di trasformarsi in un tipo equilibrato, perché è questo che Nikki l'ex moglie desiderava. Cerca di mantenersi in forma, perché Nikki voleva che perdesse peso. Arriva perfino a leggere i libri che lei dava da studiare a scuola ai suoi studenti. Tutto, tutto quanto, è in funzione di Nikki. Poi però un giorno, ad una cena a casa di amici, Pat conosce una tipa strana, Tiffany. Una giovane vedova, a volte un po' troppo schietta, a volte un po' troppo arrabbiata, con la reputazione della ninfomane. E la cosa esilarante è che Tiffany ci prova con lui. Pat non ha nessuna intenzione di fare anche solo mezzo passo che possa mettere ulteriormente in crisi il suo matrimonio. Ma Tiffany ha un'arma micidiale dalla sua parte: può fare da garante tra lui e la moglie. 


Pat infatti è vincolato da un'ordinanza restrittiva e non gli è permesso avvicinarsi a Nikki. Tiffany è la sua unica chance, dato che nessuno sembra stare dalla sua parte in questa follia di voler ricucire i pezzi di una storia che tutti ormai considerano chiusa. Così i due fanno un accordo: Tiffany lo aiuterà a comunicare con Nikki, ma in cambio lui dovrà essere il suo partner in una prestigiosa gara di ballo. Nel frattempo, convivere con i genitori, e in special modo con una padre compulsivo e ossessionato dalle scommesse, non sarà facile per Pat. E questo nel film si sente, perché si percepisce la difficoltà che entrambi hanno nel conviversi. Ma proprio il vizio del gioco del padre, lo indurrà a prendere sul serio il progetto di Tiffany. Il signor Solitano ha infatti scommesso tutti i risparmi che metteva da parte per il sogno di aprire un ristorante a queste due condizioni: che la sua squadra del cuore vinca contro l'acerrima nemica e che Pat e Tiffany riescano a prendere almeno un cinque dai giudici alla gara di ballo. 


Sapranno i due protagonisti portare a termine l'impresa dimostrando di non essere dei falliti? E Pat potrà finalmente capire quali sono le persone davvero importanti della sua vita? Il lato positivo ha ricevuto tantissimi consensi favorevoli da parte dei critici, tra cui il più ambito, l'Oscar per la miglior attrice protagonista a Jennifer Lawrence (già famosa per aver prestato il volto alla Katniss Everdeen della famosa trilogia The Hunger Games). Ma non si possono dimenticare certo anche i vari Golden Globe o Bafta, per un totale complessivo di sette nominations e due premi portati a casa, uno di nuovo per la miglior attrice e l'altro per la miglior sceneggiatura. Vi assicuro che è un film che li vale tutti. Io l'ho trovato veramente stupendo e curato in ogni minima parte. Il primo passo per la guarigione è sempre lo stesso: accettarsi.


Rassegna Stampa:
Il trailer rilasciato dalla Eagle Pictures. 

martedì 26 marzo 2013

Leonardo Patrignani - Multiversum

Autore: Leonardo Patrignani
Titolo: Multiversum
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Pagine: 341
Anno di pubblicazione: 2012
Formato: Cartaceo ed Ebook
Prezzo: 16,00 oppure 9,99
Ratings:  ☆  ☆ (☆)

Trama:
Alex vive a Milano. Jenny vive a Melbourne. Hanno sedici anni. Un filo sottile unisce da sempre le loro vite: un dialogo telepatico che permette loro di scambiarsi poche parole e che si verifica senza preavviso, in uno stato di incoscienza. Durante uno di questi attacchi i due ragazzi riescono a darsi un appuntamento. Alex scappa di casa, arriva a Melbourne, sul molo di Altona Beach, il luogo stabilito. Ma Jenny non c'è. I due ragazzi non riescono a trovarsi perché vivono in dimensioni parallele. Nella dimensione in cui vive Jenny, Alex è un altro ragazzo. Nella dimensione in cui vive Alex, Jenny è morta all'età di sei anni. Il Multiverso minaccia di implodere, scomparire. Ma Jenny e Alex devono incontrarsi, attraversare il labirinto delle infinite possibilità. Solo il loro amore può cambiare un destino che si è già avverato.


"Un istante fuori dal tempo, una promessa di eterna unione." 


Recensione:
Comincerei la recensione di questo libro con una standing ovation di almeno dieci minuti per il grafico che ne ha realizzato la copertina: la più bella, ma dico bella davvero, che io abbia mai avuto modo di vedere in vita mia. Poi, vorrei spiegare il significato del rating, se me lo permettete. Questo, è assolutamente un libro da massimo dei voti, un libro da cinque stelline. Ma poiché è solo il primo di tre volumi – e poiché sono convinta che come canta il Liga il meglio deve ancora venire  non volevo, in qualche modo, sminuirne il senso. Penso che sarebbe stato come dare cinque stelline a Harry Potter e la pietra filosofale sapendo poi che è stato scritto anche Harry Potter e i doni della morte. Meravigliosi tutti e due, sì. Con la differenza che uno è fine a sé stesso... e l'altro è il cerchio che si chiude. Perciò dovevo per forza distinguerli in qualche modo. 


Ma veniamo a noi. Alex e Jenny sono innanzi tutto due adolescenti. Alex vive a Milano, mentre Jenny in Australia. Entrambi sono degli sportivi, hanno i loro amici e le loro vite. Da sempre però, hanno anche un dono: quello di potersi parlare con la mente. Difficile da credere, eh? Ditelo a loro, che per un po' hanno creduto perfino di essere pazzi. Complici un paio di dettagli inequivocabili, Alex decide di andare ad accertarsi di persona dell'esistenza di Jenny, onde fugare ogni irragionevole dubbio sulla sua sanità mentale. Quindi, aiutato dall'amico Marco  un ragazzo inchiodato su una sedia a rotelle e mago dei computer – Alex parte per l'Australia. Jenny ormai è un'ossessione per lui: deve incontrarla, deve conoscerla. E anche per la ragazza è la stessa cosa. Come fare ad ignorare qualcuno che ti è entrato nella mente per anni interi? 


Ma quando arriva il fatidico giorno, il giorno in cui avrebbero dovuto vedersi al molo di Altona, la città di Jenny, accade una cosa strana: lei non c'è. Eppure, telepaticamente, la ragazza giura di essere proprio lì, nel punto dove si trova Alex. O uno dei due mente, o qualcosa non torna. Oltretutto, poco dopo Alex scopre che Jenny Graver, la sua Jenny, è morta all'età di sei anni. Che diavolo gli sta succedendo? Sarà proprio Marco a placare l'inquietudine dell'amico, sviscerando una teoria di cui si era già interessato un tempo e che fino a quel momento era rimasta nell'oblio ad aspettare delle risposte. Alex e Jenny sono la prova lampante che il Multiverso esiste. Infinite dimensioni parallele, con infinite possibilità, dove dei noi diversi vivono altre vite, vite in cui hanno fatto altre scelte e preso altre strade. La Jenny della dimensione di Alex per esempio è morta. L'Alex della dimensione di Jenny non potrà mai essere nel suo stesso universo. A meno che... "la nostra mente è la chiave".


Un indizio, una profezia. Alex riesce a proiettarsi nella dimensione di Jenny. I due si incontrano, si vivono finalmente. Ma il mondo sta per finire. Un asteroide di dimensioni mastodontiche minaccia la terra e la distruggerà senz'altro... e in tutte le sue dimensioni possibili. Eppure Alex e Jenny forse possono fare la differenza. Come? Arrivando a Memoria insieme, un luogo che nemmeno loro conoscono e che non sanno in che modo raggiungere. Un attimo prima dello schianto del corpo celeste, seguendo le istruzioni di un veggente che aveva già predetto loro tutto fin dall'inizio, decidono di buttarsi in un cratere scavato nei resti di un centro commerciale in costruzione. Che siano morti in quel cratere o che siano magicamente sopravvissuti, non c'è dato saperlo. L'unica cosa che sappiamo, è che entrambi si risvegliano poi a casa propria. E ognuno in un deja-vu di cose già viste. Dunque, hanno solo sognato tutto quanto? Non esattamente, perché nel nuovo mondo in cui esistono vedono solo ciò che ricordano. Sì, loro sono Memoria


Sinceramente, ho appreso della teoria del Multiverso proprio da questo libro. Non la conoscevo, mi affascina, e se esiste davvero... esigo di cambiare subito dimensione! No sul serio, Patrignani ha fatto un ottimo lavoro. Consiglio vivamente questo libro a tutti quanti: agli amanti del fantasy, agli amanti dello young adult, agli amanti dei libri scritti bene. I capitoli sono proprio come piacciono a me (non troppo lunghi) e scorrono via che è una meraviglia. La narrazione è sciolta ed è affidata principalmente al punto di vista dei due protagonisti. Alex e Jenny si lasciano conoscere poco alla volta e allo stesso tempo sento che c'è ancora tanto da scoprire su di loro. Vedremo, se ho ragione. Multiversum – Memoria intanto (il secondo volume), è uscito da pochissimo e manco a dirlo... è già sul mio comodino. Stay tuned!

martedì 19 marzo 2013

Cosa bolle in libreria a marzo

Nella vita tutto può cambiare
Leslie Daniels
Giunti

Una mattina di primavera, nel piccolo paesino di provincia in cui vive, Barbara Barrett sta caricando la lavastoviglie mentre suo marito la osserva lì di fianco. Quando comincia a darle istruzioni su come dovrebbe disporre piatti e bicchieri, Barbara ficca a casaccio una tazza di caffè tra le stoviglie, prende la porta e se ne va. Un gesto che le farà perdere tutto, persino la custodia dei bambini. Ma con i guadagni di un lavoro un po’ strambo – rispondere alle lamentele della gente per una nota marca di gelati – Barbara è determinata a ricominciare tutto da capo: rivuole i suoi figli con sé, costi quel che costi. E mentre è intenta a ripulire di buona lena la casa che ha appena comprato, sul fondo di un cassetto trova un manoscritto misterioso, forse appartenuto nientemeno che al grande scrittore Vladimir Nabokov. La vita toglie, la vita dà. Infatti, per una serie di coincidenze che solo il destino può regalare, per Barbara tutto cambia. Certo, forse non proprio nella direzione che pensava. Ma quando il caso decide di metterci lo zampino bisogna davvero essere pronti a tutto.


L'ultima volta che l'ho vista
Charlotte Link
Corbaccio

Galles, 2009. Una calda e bellissima giornata di agosto. Boschi e colline solitarie da una parte, la potenza del mare dall’altra. Vanessa e Matthew Willard, in viaggio da Holyhead a Swansea, si fermano in un parcheggio isolato. L’uomo si allontana per pochi minuti e al suo ritorno scopre che la moglie è scomparsa senza lasciare traccia. Matthew non sa che è stata rapita: il suo sequestratore, Ryan Lee, la rinchiude in una grotta nella «valle della volpe», un luogo isolato che lui solo è in grado di raggiungere, ma viene arrestato e incarcerato per un crimine precedente. Di Vanessa non si sa più nulla e il marito sprofonda nell’incubo dell’incertezza. Nessun indizio, nessuna pista concreta. Tre anni dopo, Ryan viene rimesso in libertà, ma qualcuno pare abbia ordito una trama spaventosa, un’orribile vendetta per gli errori del suo passato: sua madre e la sua ex fidanzata vengono inspiegabilmente aggredite e un’altra donna viene rapita replicando nei minimi dettagli la scomparsa di Vanessa Willard.


Hybrid
Kat Zhang
Giunti

In un mondo alternativo, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l’anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell’infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un’aberrazione da correggere. Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l’altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l’una dell’altra. Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l’esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto.


Evelina e le fate
Simona Baldelli
Giunti

La narrazione si apre con una scena memorabile, l'arrivo degli sfollati: a Evelina pare che dalla neve stiano uscendo le anime dei morti. La bambina vede due fate: la Nera, dai tratti cupi, e la Scepa, la fata allegra, colorata, con una veste a fiori, che ride sempre. Nei dintorni del casolare girano i partigiani: il loro capo, il Toscano, ottiene dal padre di Evelina, che con loro simpatizza, del cibo. Evelina e i suoi fratelli Sergio e Maria trovano il cadavere di un tedesco ammazzato dai partigiani: la Nera li fa scappare in tempo, e li spinge a nascondersi, pochi attimi prima dell'arrivo dei tedeschi. In un succedersi incalzante di colpi di scena, sulle colline attraversate dalla linea gotica alle spalle di Pesaro, in attesa dell'arrivo degli Alleati, trascorre l'ultimo anno della Seconda guerra mondiale filtrato dallo sguardo magico dell'infanzia, e travolge tutta la famiglia di Evelina, padre e madre molto malata, i fratelli, e il segreto di una bambina ebrea nascosta sotto una botola dentro la stalla. Realtà e magia si mescolano e si intrecciano, facendo rivivere il mondo contadino e quello delle fiabe, l'intrico complesso della guerra civile e di quella mondiale. Lo stile asciutto, arricchito di elementi dialettali, rende il racconto più reale: parole magiche, parole amuleti, filastrocche, che aprono la porta al sogno o alla profezia. E alla comprensione possibile di quello che accade.


I miei sogni nei tuoi
Alawiya Sobh
Mondadori

È notte fonda a Beirut, Dunia è seduta sul divano dell'appartamento in cui vive da anni e che al mattino dovrà lasciare per trasferirsi in una nuova casa, verso un futuro incerto. Ha in mano dei fogli, l'ultimo capitolo di un libro che non è sicura di voler finire, perché c'è qualcosa che la tormenta in quelle pagine, qualcosa che la tocca da vicino e che non è sicura di voler scoprire. A turbarla sono i personaggi del libro, perché in essi Dunia ritrova le sue più care amiche, le vicine, le confidenti, donne che con i loro segreti riempiono le pagine di un romanzo, opera di una scrittrice misteriosa, che abita nello stesso palazzo ma che nessuno ha mai visto. Dunia legge e intreccia i fili della sua storia con i destini di quelle donne. E sono racconti di amori assoluti e tragici, di speranze e passioni vissute all'ombra di regole antiche e oppressive, storie di violenza sociale e religiosa, di esistenze scorticate dai pregiudizi e dai veti di una società maschilista e patriarcale. Ma non sono donne che si piangono addosso, sono donne che lottano per affermare se stesse, sono Ferial, con la sua cieca passione per Khaled, e Maghy, così bella e persa nell'ossessione del suo corpo, e Soha, l'angelo custode che protegge i segreti amorosi delle amiche. E naturalmente Dunia, con quel marito un tempo temuto e ammirato, ora ridotto a un corpo paralizzato che vorrebbe paralizzare il mondo intorno a sé.


Anger
Isabel Abedi
Corbaccio

Ce l’hanno fatta: tre settimane su un’isola deserta al largo di Rio de Janeiro, dove telecamere nascoste li riprenderanno ventiquattr’ore su ventiquattr’ore. Saranno attori di un film dalla trama ancora segreta. Sono dodici ragazzi e ognuno di loro ha un motivo particolare per partecipare al reality, sogni da coltivare e segreti da custodire. L’isola è un paradiso, ma ben presto i ragazzi scoprono di dover ricoprire un ruolo inquietante: undici di loro saranno infatti vittime e uno l'assassino. È solo un gioco, nessuno morirà per davvero, eppure quando Joker, uno dei partecipanti, viene trovato sfracellato sugli scogli, gli altri capiscono che il film dei loro sogni si è trasformato in un horror.


I sotterranei della cattedrale
Marcello Simoni
Newton Compton

Il cadavere del professor Lamberti, docente di filosofia all’università, viene ritrovato all’interno della cattedrale. L’ipotesi è che sia precipitato dalle impalcature erette per la ricostruzione della cupola, distrutta da un terremoto. Ma Vitale Federici, il suo allievo più brillante, intuisce subito che dietro quella morte si cela qualcosa di poco chiaro. Inizia dunque la sua personale indagine sugli ultimi giorni di vita del Lamberti, finché viene a conoscenza di un fatto sconcertante: l’uomo era sulle tracce di un antico tempio dedicato alle Ninfe, nascosto nel sottosuolo della città. Vitale si appassiona immediatamente al mistero, ma la sua ricerca lo porta ben presto di fronte a un’inquietante verità: il Lamberti deve essere stato assassinato. Ma da chi? Tanti sono i sospettati, e tutti hanno interesse a tenere Vitale lontano da un segreto che non deve essere rivelato.


A che gioco giochiamo?
Madeleine Wickham
Mondadori

È stato Patrick ad avere l'idea di invitare gli amici per un weekend di tennis e relax. Non vede l'ora di esibire la favolosa residenza di campagna acquistata grazie ai lauti guadagni della sua attività per così dire... spregiudicata di consulente finanziario. Ma alla bella moglie Caroline non ha rivelato il vero motivo di questa riunione a cui tiene così tanto. Caroline è una donna senza peli sulla lingua che conosce bene il caro maritino, quindi non si fa certo problemi a dire la sua in merito a questa iniziativa. È ben contenta di accogliere Stephen e Annie, i vecchi vicini di casa con qualche problema finanziario, un po' meno di vedere l'arricchito Charles e la sua aristocratica moglie Cressida, ed è scontentissima di dover avere a che fare con il competitivo e pedante Don, cliente di Patrick, e la sua sciocca figlia Valerie. Quando le quattro coppie si riuniscono, sembra già chiaro chi siano i vincitori e chi i vinti nella vita. Ma nel momento in cui la prima palla viene lanciata oltre la rete, l'impeccabile campo da tennis diventa teatro di qualcosa di molto diverso di un piacevole torneo fra amici. Ha inizio infatti una due-giorni di ripicche, scenate e rivelazioni, culminante nell'arrivo di un ospite inatteso che sovvertirà completamente gli equilibri.

fonte: www.qlibri.it

Cosa bolle in libreria a marzo

Piangi pure
Lidia Ravera
Bompiani


Iris De Santis vive a Roma, ai Parioli, all'ultimo piano di una casa borghese. Ha 79 anni, ha appena venduto la nuda proprietà dell'appartamento a una coppia di trentenni adolescenti e ha deciso di rimettersi a scrivere per ripercorrere il suo passato recente. La sua vita è da tempo molto solitaria; l'unica persona con cui Iris ha un rapporto costante, benché superficiale, è il dottor C., lo psicoanalista che lavora al piano terra e che la invita quotidianamente a prendere il caffè. Un giorno, però, C. scompare all'improvviso: Iris sospetta una fuga d'amore, ma quando torna scopre che era in ospedale. Iris a quel punto si rende conto di essere innamorata di C. e come tutte le innamorate si sente piena di energie, di idee, di voglia di fare e di osare e pronta a vivere una nuova avventura.


Nemmeno il tempo di sognare
Pierluigi Porazzi
Marsilio

Un thriller serrato e ricco di colpi di scena che racconta un Nordest in balia di corruzione e ricatti, di poteri arroganti e opprimenti. Nemmeno all'inferno può fare così caldo. È una torrida estate, a Udine, quando il giudice Martello viene chiamato sul luogo di un atroce delitto. In un appartamento del centro è stata uccisa e orrendamente sfigurata Barbie, un transessuale molto popolare in città, che si guadagnava da vivere prostituendosi. L'ispettore di polizia Raul Cavani, a cui è stato assegnato il caso, in breve tempo arriva ad arrestare un sospettato. Su incarico della famiglia dell'indiziato, anche l'ex agente Alex Nero inizia a indagare sull'omicidio, scoprendo che Barbie filmava gli incontri con i suoi clienti più potenti e facoltosi. L'indagine si sviluppa nel mondo della prostituzione, coinvolgendo personaggi illustri e apparentemente insospettabili. La soluzione del mistero arriverà al termine di un percorso di dolore e di sangue, in cui niente è come sembra e ognuno ha qualcosa da nascondere.


Il mio paradiso è deserto
Teresa Ciabatti
Rizzoli

Attilio Bonifazi è uno degli uomini più ricchi d'Italia. Ha costruito il suo impero sul business dell'immondizia: la discarica di sua proprietà raccoglie i rifiuti di Roma e di mezzo Lazio, e poi ci sono l'inceneritore, la raffineria, insomma un patrimonio da molti milioni di euro. Il figlio maschio, Pietro, sembra coronare tutti i sogni del padre: ha studiato a Oxford e sta prendendo in mano le redini degli affari. La figlia Marta, invece, è un disastro, è brutta e grassa, e odia il potere del padre. Non basta l'affetto dell'amico d'infanzia Lorenzo a tranquillizzarla, né l'incidente in cui investe un uomo, scatenando la serie di avvenimenti tragicomici che faranno esplodere la famiglia.


Il cuore se potesse pensare
Sultana Razon
Rizzoli

Sultana Razon è una ragazzina ebrea nell'Italia fascista. Deportata a Bergen-Belsen, sopravvive solo grazie a uno stratagemma del padre di fronte ai fatidici cancelli. All'orrore seguono anni di miseria, in una Milano in rovina, e di lotta per perseguire un obiettivo difficile, soprattutto per una donna in quegli anni: la carriera medica, nel reparto di pediatria del neonato Fatebenefratelli, un impegno che richiede tenacia e lavoro massacrante. Nonostante le malattie, nonostante i lutti e i sacrifici, e nonostante una famiglia in crescita: sei figli nati dalla passione totalizzante e travagliatissima con il grande amore della sua vita, Umberto Veronesi, un matrimonio che con alti e bassi dura ormai da decenni. In un libro-confessione, il bilancio aspro e commovente di una vita, e una riflessione sulla società, sui nostri pregiudizi e le nostre paure.


Un dolce segreto di primavera
Monika Peetz
Garzanti

È stata una di quelle giornate. Il turno in ospedale all'alba, quattro bambini urlanti che litigano per il computer, un marito latitante ancora in ufficio, la cena da preparare. E fra mezz'ora Eva deve essere al ristorante Le Jardin, dalle sue amiche del martedì, per il loro imperdibile appuntamento mensile. In sedici anni ne hanno passate di tutti i colori: l'irrequieta Kiki è diventata una neomamma disoccupata; l'angelica Judith, infelicemente single, ha iniziato a lavorare come cameriera; l'imperturbabile Caroline, separata dal marito, è un avvocato sempre più richiesto e l'impeccabile Estelle farebbe di tutto pur di entrare nel suo nuovo completo di Chanel per il gran gala del circolo di golf. La consueta gita annuale è ormai alle porte: una settimana di ritiro spirituale al castello di Achenkirch. Sette giorni senza telefono, senza internet, senza mariti, senza beghe familiari, senza impegni lavorativi e senza cibo. Digiuno e astinenza, disciplina e sacrifici, che mettono le inseparabili amiche di fronte a nuove, profonde incomprensioni. La sfida più grande, però, tocca a Eva, intenzionata a trovare in quel luogo sperduto la risposta che cerca da una vita: chi è il suo vero padre?


Ora
Mattia Signorini
Marsilio

Dopo la tragica morte dei genitori, Ettore e sua sorella Claudia sono tutto quello che rimane della loro famiglia. Ora Claudia è incinta, all'ottavo mese, e sono entrambi senza lavoro. Ettore decide di tornare al suo paese d'origine, lungo il Po, in una piccola provincia del nord Italia, per vendere la casa dove sono cresciuti. Ma Ettore sottovaluta i suoi fantasmi. Quella casa è l'ultimo legame che ha con il suo passato, l'ultimo argine per il senso di colpa che prova nei confronti del padre, da cui è fuggito undici anni prima. Sottovaluta la forza del suo primo amore con Viola e i suoi legami con gli amici di una volta. Il suo arrivo è segnato dall'incontro inaspettato con Ester, un'anziana signora che passa le sue giornate su una spiaggia, a guardare il fiume, e che custodisce un segreto che non ha mai raccontato a nessuno. In un piccolo paese dimenticato da Dio, Ettore finalmente scoprirà ciò per cui vale davvero la pena vivere.


Quattro etti d'amore, grazie
Chiara Gamberale
Mondadori

Quasi ogni giorno Erica e Tea s'incrociano tra gli scaffali di un supermercato. Erica ha un posto in banca, un marito devoto, una madre stralunata, un gruppo di ex compagni di classe su facebook, due figli. Tea è la protagonista della serie tv di culto "Testa o Cuore", ha un passato complesso, un marito fascinoso e manipolatore. Erica fa la spesa di una madre di famiglia, Tea non va oltre gli yogurt light. Erica osserva il carrello di Tea e sogna: sogna la libertà di una donna bambina, senza responsabilità, la leggerezza di un corpo fantastico, la passione di un amore proibito. Certo non immaginerebbe mai di essere un mito per il suo mito, un ideale per il suo ideale. Invece per Tea lo è: di Erica non conosce nemmeno il nome e l'ha ribattezzata "signora Cunningham". Nelle sue abitudini coglie la promessa di una pace che a lei pare negata, è convinta sia un punto di riferimento per sé stessa e per gli altri, proprio come la madre impeccabile di "Happy Days". Le due donne, in un continuo gioco di equivoci e di proiezioni, si spiano la spesa, si contemplano a vicenda: ma l'appello all'esistenza dell'altra diventa soprattutto l'occasione per guardare in faccia le proprie scelte e non confonderle con il destino. Che comunque irrompe, strisciante prima, deflagrante poi, nelle case di entrambe. Sotto la lente divertita e sensibile della scrittura di Chiara Gamberale, sempre capace di rivelare dettagli decisivi, ecco così le lusinghe del tradimento e del sottile ma fondamentale confine tra fuga e ricerca. Accanto a Erica e Tea, infatti, i loro uomini: i due mariti, un ex compagno di classe romantico e cinefilo, uno struggente personal trainer, un attore omosessuale in incognito, un fratello ricoverato in una clinica senza nome. Tutti in fuga o forse alla ricerca, proprio come Erica e Tea. Tutti convinti che la soluzione sia comunque altrove. Sullo schermo della tv, di un cinema, sul palco di un teatro, su un social network, in un'isola esotica, negli psicofarmaci, in un'altra ricetta, un'altra camera da letto. Perché vera protagonista di questo romanzo è l'insoddisfazione personale, e le possibilità che l'amore ha e non ha per metterla a tacere, o quantomeno contenerla.


Ti volevo dire
Daniele Bresciani
Rizzoli

Le parole a volte si bloccano in gola e non vogliono più uscire. Viola è appena una ragazzina quando un giorno si alza e si veste, aspettando di sentire la voce assonnata del padre che la deve accompagnare a scuola. Ma quella mattina lui non si sveglia più e qualcosa in lei si ferma: mutismo selettivo, lo chiamano i medici, e sua madre decide che starà meglio in una scuola svizzera, dove sarà seguita. Prima di partire Viola riceve da Fulvio, un vecchio amico di famiglia, un dono prezioso: un pacco di lettere, un libro antico e due agende che riemergono dal passato del padre. Per un intero inverno, nella sua stanza del collegio, le legge e rilegge. Compare più volte il nome di una donna mai sentito prima, Claire: per lei Giacomo, all’inizio degli anni Ottanta, si era trasferito a Londra, con il sogno di iniziare una nuova vita. Viola non riesce a capire perché si siano separati ma avverte che, nella fine di quella relazione, è nascosto qualcosa di più: non solo un segreto custodito da Giacomo, ma forse anche l’antidoto al proprio dolore. 

fonte: www.qlibri.it

lunedì 18 marzo 2013

Jamie McGuire - Uno splendido disastro

Autore: Jamie McGuire
Titolo: Uno splendido disastro
Editore: Garzanti
Collana: Narratori Moderni
Pagine: 335
Anno di pubblicazione: 2013
Formato: Cartaceo ed Ebook
Prezzo: 16,40 oppure 11,99
Ratings:  ☆  

Trama:
Camicetta immacolata, coda di cavallo, gonna al ginocchio. Abby Abernathy sembra la classica ragazza perbene, timida e studiosa. Ma in realtà Abby è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University insieme alla sua migliore amica per il primo anno di università ha tutta l'intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una ragazza diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. C'è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato per eccellenza. Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli castani di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Eppure Abby è assolutamente determinata a non farsi affascinare. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover convivere sotto lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un'inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all'anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi e le sue improvvise malinconie. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto. 


"È pericoloso aver bisogno di qualcuno a tal punto. 
Tu stai cercando di salvarlo e lui spera che tu ci riesca. 
Siete proprio un disastro."


Recensione:
Ora voi mi chiederete: è un libro scritto bene? È un libro scritto discretamente bene. E si legge con piacere? Fila via che è una meraviglia. Allora cosa c'è che non va? Eh, cosa c'è che non va: il messaggio non va. Ma facciamo un passo alla volta. L'ambiente in cui ci troviamo è prettamente scolastico, perciò fingete di essere catapultati in un telefilm teen a caso, sceglietene uno qualsiasi, tanto che si tratti di liceo o università l'aria che si respira è sempre la solita. Abby Abernathy è la classica ragazza che pur non saltando mai una lezione nessuno nota. Ha una compagna di stanza un po' nerd e una migliore amica dalla personalità esuberante e dal nome che è tutto un programma: America. Non sa ancora che cosa vuole fare della sua vita, ma sicuramente sa cosa non ci vuole dentro e cioè una madre alcolizzata e un padre giocatore di azzardo. Per questo è scappata in un altro stato. Per costruirsi una nuova identità e ricominciare da capo. Nonostante l'apparenza fredda e scostante, Abby è molto più insicura di quanto non voglia far credere agli altri. Probabilmente, non è mai stata davvero convinta della sua seconda possibilità. Altrimenti, credo che non sarebbe bastato l'arrivo di un Travis di turno per distrarla dalle sue radicate e razionali intenzioni.


Travis "Mad Dog" Maddox è la reincarnazione di Karate Kid. No, dai, scherzo! Diciamo che Travis, capelli rasati e un tatuaggio ogni cinque centimetri di pelle, è un ragazzo profondamente tormentato. Lo è da quando la madre, di cui non ha praticamente ricordi, è trapassata lasciandolo solo con un padre burbero (?) e quattro fratelli più grandi. Ora, per la prima buona metà della storia, vi immaginerete un Travis cresciuto a pane e calci nel culo, rimproverato di continuo da un genitore assente e forgiato dagli schiaffi dei Maddox maggiori. Ma quando arriverete a leggere il capitolo del pokerino in famiglia conoscerete finalmente, attraverso la narrazione della stessa McGuire, un nucleo affettivo che di storto non ha proprio nulla. Voglio dire, Abby avrebbe tutti i diritti di essere molto più tormentata e maledetta di lui, eppure non se ne va in giro a terrorizzare la gente nel campus! Nonostante gli studi in diritto penale, a Travis piace stare di più dall'altra parte della barricata, quella dove si organizzano incontri clandestini di pugilato, dove si fanno scommesse illegali e quella di cui a quanto pare è l'indiscusso sovrano.


Ed è proprio al Cerchio che si incontrano per la prima volta i due protagonisti, complici inconsapevoli la già sopracitata America e il suo ragazzo, nonché cugino di Travis, Shep. Dopo aver approfittato dell'appartamento dei due maschietti per alcune settimane, Abby, ormai soprannominata dal simpaticissmo tirapugni Pigeon (e dimentichiamoci del fatto che in italiano si traduca con piccione), perde una scommessa e si trova costretta a trasferirsi da Travis e Shep per un altro un mese. Inutile ripetersi: tanto non mi innamoro di lui, io sono diversa dalle altre vacche giumente che si porta a letto, tanto non mi innamoro di lui, tempo quanto tre settimane (?), e ovviamente si innamora di lui. Nemmeno la corte del ricchissimo e promettentissimo Parker, che per il compleanno le regala un braccialetto di diamanti (Dio, e per l'eventuale primo anniversario di matrimonio cosa, un'isola della Polinesia?), riesce in qualche modo a distrarla dalla terribile sbandata che si è presa per il nostro bello e dannato. Alti e bassi, alti e bassi, alti e bassi. Due giorni in paradiso e tre all'inferno. La loro storia è tutta così. Con un Travis che si ritrova a conoscere l'amore di cui aveva soltanto sentito parlare e una Abby che scappa spaventata ogni qual volta si ritrova davanti un fidanzato che dà di matto.


Ma vi avevo già accennato che, malgrado la narrazione fluida e la particolarità dei personaggi, trovavo il messaggio subliminale di questo libro scorretto. Passiamo pure oltre il fatto che siamo di fronte all'ennesimo caso di stereotipizzazione di una storia, in cui la brava ragazza si innamora del cattivo diventato cattivo a causa del passato difficile (cheppalle, cheppalle, cheppalle); passiamo oltre il fatto di avere una prima donna che diventa, guarda caso, la più ambita nella storia del mondo solo dopo aver conosciuto il suo lui (mentre prima non se la filava nessuno) e un co-protagonista che, come da copione, guida qualcosa di stramaledettamente rischioso, costoso, sportivo e veloce; un co-protagonista che nonostante le ragazze gli svengano ai piedi sceglie di volere proprio lei e di cambiare radicalmente solo per lei. Pensate davvero che un ragazzo come Travis possa essere l'amore? Pensate davvero che qualcuno che non ti lascia lo spazio di essere indipendente, che ti tempesta di telefonate e ti pedina se provi a lasciarlo, che prende a schiaffi chiunque osi rivolgerti la parola senza permesso, sia consigliabile e sano? L'ho conosciuto uno come Travis Maddox in vita mia. Ho visto la sua fase grandi gesti d'amore e ho visto pure la sua fase ti amo così tanto che se non posso averti allora spererò nella tua felicità, con tanto di congratulazioni ai fidanzati venuti dopo di lui. E sapete una cosa? Beh, non dura.


È con cognizione di causa che mi permetto di dissentire. Perché la realtà, nella vita vera, è che quando i Travis si accorgono che fare il buon samaritano non li porterà a niente, quando si rendono conto che hanno definitivamente perso ogni potere e che colei che amano non tornerà indietro ringraziandoli per tanta devozione giurando loro amore eterno... impazziscono. E allora comincia l'odio (per non essere stati ricambiati) la persecuzione (per il disinteresse mostrato) e la violenza (per la rabbia di non essere riusciti ad arrivare dove avrebbero voluto). Il sentimento che mi ha spinto a proseguire la lettura di questo libro non è stato tanto il: oh, è tutto così romantico, Travis ti prego scegli me, quanto piuttosto il: lui è pazzo, ma lei di più, perché si è accorta della sua natura e le sta bene, voglio vedere fino a che punto si dimostra cretina. Nel nostro mondo, quello dove non sempre esiste il per sempre felici e contenti, le ragazze come Abby che hanno la sfortuna di smettere sul serio di essere innamorate o che hanno la sfortuna di accorgersi di chi hanno accanto e di non accettarlo, non fanno una bella fine. E allora, non siate così ingenue da credere che si possa dare ad una storia che ha del Misery per tutto il tempo il finale di Cenerentola. Ascoltatemi, state lontane dai matti. 

"Ti piace perché è un ragazzo perso. Credimi, l'ho già visto accadere prima.
Ma sai cosa succede alle ragazze che amano i ragazzi persi? 
Diventano perse anche loro."
(David Levithan)


Rassegna Stampa:
A seguito del grandissimo successo che (nonostante tutto) Uno splendido disastro ha avuto, sappiamo che proprio nel 2013 vedrà la luce il secondo capitolo del libro, narrato stavolta dal punto di vista di Travis. Inoltre, la Warner ha annunciato che ne farà un film. 

Marco Bertoli - La signora che vedeva i morti

Cominciamo la mattinata con la presentazione di un talentuoso autore di origini centro-italiche e del suo intrigantissimo lavoro di narrativa.

Autore: Marco Bertoli
Titolo: La signora che vedeva i morti
Editore: Felici
Collana: Caleidoscopio
Pagine: 360
Anno: 2012
Formato: Cartaceo
Prezzo: 13,00

Trama:
In un XVII secolo molto simile a quello vero, tra Pisa e la Lunigiana, Debrena Mori, primo siniscalco dell'ufficio indagini speciali dei reali moschettieri durante il regno di Ugolino V della Gherardesca, svolge con perizia e freddezza la propria funzione. Un tempo, però, era stata solo una giovane donna del popolo, cieca ma capace di vedere le anime dei defunti. Manfredi Gambacorti, colonnello dei reali moschettieri e Franco Gentilini, mago giudiziario, entrambi funzionari investigativi, indagano su una serie di indecifrabili suicidi e su un omicidio altrettanto misterioso... un giallo in costume dove la Storia si narra con rigore.

Un estratto dal libro
"Nel vicolo aleggiava un silenzio irreale, disturbato a tratti dal mugghiare di una folata di libeccio. La figura intabarrata era ben lungi, nella particolare condizione d’animo in cui versava, dall’agognare i piaceri della carne. La sua meta, infatti, non era uno dei grandi portoni ben sbarrati, quanto piuttosto, un piccolo uscio dall’aria sgangherata che si affacciava quasi in fondo alla viuzza, un attimo prima dell’incrocio con Via La Nunziatina.

La casa-torre di cui costituiva l’entrata, leggermente sghimbescia, era consona all’aspetto malridotto del portoncino, stonando, con una facciata in cui crepe e buchi si spartivano equamente gli spazi tra le disomogenee pietre squadrate, con la ridondante alterigia degli edifici circostanti. 
Eppure dietro quei muri malmessi si celava qualcosa di ben più prezioso delle lascive cortigiane e delle loro prodigiose raffinatezze amatorie. Un tremolio dell’aria, un barbaglio di tenui scintille dorate che vorticavano senza posa in un intreccio ordinato che nemmeno il vento riusciva a scompaginare, indicava anche all’occhio più distratto che un potente incantesimo vegliava su quella porta dall’apparenza modesta, tutelandone la sicurezza. 
Una mano ricoperta da un guanto di morbida pelle di daino uscì con fatica dalla protezione del mantello. S’immerse titubante nel luccichio di faville, avvertendone il leggero pizzicore sul polso scoperto, allungandosi verso il batacchio a forma di demone monocolo che era inchiodato, storto pure lui, all’uscio. Lo sfiorò con esitazione crescente, fece mostra di ritirarsi, poi, come se fosse terminato un conflitto interiore tra opposti sentimenti, lo strinse con un gesto rabbioso e batté un unico colpo che infranse in una miriade di schegge tintinnanti il silenzio del vicolo. 
Un gemito strozzato perforò le fitte tenebre del cappuccio quando una palpebra di ferro si aprì all’improvviso e una pupilla incandescente fissò indagatrice chi aveva disturbato il suo sonno. Lo sguardo scarlatto incatenò a sé gli occhi celati nell’oscurità, per lui più trasparente del cristallo di Boemia, ammaliandoli come la vipera incanta il topo. Il postulante si sentì trafiggere e sondare i più segreti recessi della sua anima, sino a che, dopo qualche attimo, rimase soltanto un nucleo di nuda fragilità che soddisfece l’esaminatore. 
«Avanti»  disse una voce proveniente dal nulla, cupa e aspra, dalla sonorità, tuttavia, così stridula da straziare le ossa sino alla giuntura con il midollo. Senza il minimo rumore, il portoncino si aprì rivelando, alla luce tremolante di un moccolo di candela, una rampa di scalini di legno consumati dall’uso che saliva ripida tra due antichi muri di pietra grezza. La figura s’introdusse lesta nel varco, lieta di sfuggire a quella fiamma indagatrice."

L'autore si racconta a voi
Mi chiamo Marco Bertoli. Sono nato a Brescia nelle prime ore del 27 gennaio 1956, durante uno degli inverni più freddi del secolo scorso, quello della famosa e vera "nevicata di Roma", da genitori lunigianesi: da parte di madre discendo dai Marchesi Malaspina, signori di quelle terre. Sono figlio unico, tuttavia il mio profilo psicologico, stilato ai tempi della scuola media, non denota alcuno dei tratti caratteristici di tale condizione. In altre parole, sono abituato a lottare per raggiungere i miei scopi, niente pappa pronta. Quando avevo sette anni la mia famiglia si trasferì a Cesena. Ho vissuto in quella piacevole cittadina, situata nel cuore della Romagna, sino a quando non sono andato a Pisa per frequentare l'Università. Di quegli anni decisivi per la mia formazione, trascorsi tra mare e colline, mi restano non soltanto innumerevoli ricordi di gioventù e studi classici, riesco ancora a tradurre greco e latino senza difficoltà, ma anche il marchio indelebile della "esse romagnola" che differenzia il mio eloquio dalla tipica parlata toscana. A Pisa mi sono laureato in Scienze Geologiche e ho conosciuto Anna, anch'essa geologa. Con lei, ormai sono più di trent'anni, ho "messo su" casa e famiglia, lavorando e dedicandomi alla nascita e alla crescita di due figlie: Debora, la maggiore, e Serena. Lavoro come Tecnico Analista di Laboratorio presso il Dipartimento di Scienze della Terra del'Università di Pisa, occupandomi di analisi chimiche di campioni di rocce e di acque. I miei svaghi sono la lettura, sia di saggi di storia militare, antica e moderna, sia di gialli storici, i videogiochi RPG (in coppia con la moglie!) e i wargame da tavolo.

domenica 17 marzo 2013

Premio: Liebster Award



Salve lettori miei belli!  Notiziona! Udite, udite? emmescrive è stato premiato niente di meno che con il premio Liebster Award! Il premio Liebster è un premio, ideato in Germania, che viene assegnato a bloggers meritevoli con meno di 200 followers. Perciò, vorrei ringraziare di cuore le bloggers de Il giornale del libro, di Sussurri di parole e di Silvia Daveri Autorialblog per averci pensato.


 Ecco le regole da seguire:
- ringraziare i blog che ti hanno assegnato il premio citandoli nel post
- rispondere alle undici domande poste dal blog stesso
- scrivere undici cose su di te
- premiare, a tua volta, undici blog con meno di 200 followers
- formulare altre undici domande a cui gli altri bloggers dovranno rispondere
- informare i bloggers del premio assegnato


Le risposte alle domande de Il giornale del libro:
1. C'è un libro che ti sei pentito di aver letto?
1. Tutto sommato, no. Ci sono stati sicuramente libri che non mi sono piaciuti, ma se dalla loro non mi hanno donato niente, mi hanno quantomeno insegnato che cosa non voglio trovare in una storia.
2. Il tuo primo libro?
2. Credo proprio sia stato: "Assassinio sul Canadian Express", della collana Il battello a vapore. Ero piccolina! 
3. Ti lasci colpire dalla trama, copertina, o titolo in un libro?
3. Senza ombra di dubbio, ciò che mi colpisce d'impatto di un libro è la copertina.
4. Se qualcuno ti dice: "Smetti di leggere!" tu come gli rispondi? E come?
4. Oddio, finora non è mai successo! Credo che, nel caso, saprei tirar fuori una delle mie frecciatine sarcastiche!
5. Mentre leggi cosa provi?
5. Dipendenza. Appartenenza.
6. Qual è il personaggio che meglio ricordi?
6. La mia eroina: Jane Eyre! Tanto amore.
7. Edizione economica, tascabile, o normale?
7. Normale.
8. Qual è il libro che hai messo più tempo a leggere?
8. I promessi sposi. Infatti, dopo dieci anni non l'ho ancora finito. (Nun me piace).
9. Cartaceo o ebook?
9. Io sono per il team cartaceo a vita. Anche se ammetto che, per le tasche, l'ebook sia una bella alternativa. Ma c'è una differenza smodata tra il dire con orgoglio ad un ospite: "Vieni, ti faccio vedere la mia libreria" e il dire: "Vieni, ti apro la mia cartella degli ebook", non trovate?
10. Dove ami leggere?
10. Più di tutto, a letto al calduccio.
11. Quali sono i cinque libri che non possono assolutamente mancare nella tua biblioteca personale?
11. 1) La Sacra Bibbia 2) Jane Eyre 3) Io prima di te 4) La saga di Harry Potter 5) Uno tutto bianco, da scrivere.


Le risposte alle domande di Sussuri di parole:
1. Di quante pagine era il libro più consistente che avete letto? 
1. Non so, credo tra le 600 e le 700.
2. Vi siete mai presi una cotta per un personaggio maschile di un libro?
2. Una semplice cotta? Ma io sono innamorata alla follia di Edward Fairfax Rochester!
3. Qual è il libro che vi ha fatto ridere di più?
3. Non mi perviene!
4. E quello che invece vi ha fatto piangere consumando un pacchetto di fazzoletti?
4. Fino a qualche mese fa, avrei risposto Piccole donne crescono, visto che la morte di Beth mi ha traumatizzato l'adolescenza. Ma poi ho avuto modo di leggere Io prima di te e allora...
5. Vi siete mai ritrovate in un personaggio uguale a voi in tutto?
5. Per forza, me lo sono fatto! :)
6. Quale libro possiede la copertina più bella in assoluto?
6. Io adoro le copertine di Multiversum di Patrignani. 
7. Qual è il primo libro che avete letto?
7. Vedi domanda 2 del primo gruppo.
8. Quale libro avete chiuso dopo poche pagine e riposto in un angolo invisibile della libreria?
8. Ho resistito al grigio, ma con le  Cinquanta sfumature di nero non ce l'ho fatta. Quello lì è da rinchiudere donne, svegliatevi.
9.  Di quale libro avreste cambiato il finale?
9. Jane Eyre! Come posso permettere che il mio amore se ne esca dall'incendio di Thornfield orbo e senza una mano?
10. Quale libro consigliereste?
10. Svezzerò i miei bambini a pane e Il piccolo principe.
11. E quale sconsigliereste?
11. I copia - incolla di romanzi già famosi: anche basta.


Le risposte alle domande di Silvia Daveri Autorialblog:
1. Il genere che leggi di più? 
1. Ultimamente, leggo tanto fantasy. 
2. Il genere a cui giri alla larga entrando in libreria?
2. Giro alla larga da tutti quei libri "scritti" da personaggi famosi del mondo dello spettacolo. 
3. Ricordi un libro di cui sei rimasta piacevolmente sorpresa del tipo: "questo non lo leggerò mai" e invece era bello?
3. Nonostante il lato stalker di Travis Maddox, credo che Uno splendido disastro sia stato un bellissimo libro. 
4. Qual è il tuo libro del cuore?
4. Assolutamente Jane Eyre.
5. E la serie preferita?
5. Harry Potter.
6. Devi andare su un'isola deserta e puoi portarti solo dieci libri, quali scegli?
6. 1) La Sacra Bibbia 2) Jane Eyre 3) Io prima di te 4) La saga di Harry Potter 5) Le opere complete di Charles Dickens 6) Orgoglio e Pregiudizio 7) Cime Tempestose 8) La saga di Twilight 9) Qualcosa di mio 10) Una guida su come sopravvivere su un'isola deserta (?).
7. Descrivi cosa provi quando acquisti il libro desiderato.
7. Appagamento. 
8. Leggi i classici?
8. Sì, li adoro, li preferisco a tanti di quelli di oggi. 
9. Ricordi quando e perché ti sei appassionato alla lettura?
9. Ho amato leggere fin da piccolina.
10. Leggi in carta o in digitale?
10. In digitale, ma preferirei di carta.
11. Pensi che gli ebook soppianteranno la carta?
11. Purtroppo sì. 


Undici cose di me a caso:
1. Ho imparato a leggere a quattro anni e mezzo e per tutta la prima elementare mi sono annoiata a morte.
2. Il mio nipotino piccolo assomiglia più a me che a mia sorella (escluso per i colori): se fossi sull'isola che non c'è di Peter Pan il mio pensiero felice per volare sarebbe lui.
3. Ho una predisposizione naturale per le arti visive e letterarie. Al liceo ricevevo trattamenti speciali per questo dai miei professori e ciò ovviamente non piaceva ai miei compagni (avevano ragione). 
4. Sono pignola e di solito arrivo in anticipo agli appuntamenti.
5. Se ho in testa una storia non mi limito soltanto a scriverla, ma realizzo anche l'eventuale copertina, booktrailer, dreamcast e colonna sonora!
6. La maggior parte delle attività della mia vita (tipo nuotare, suonare il pianoforte, graficare, andare in bicicletta) ho imparato a farle da sola.
7. Odio a tal punto la falsità da combatterla anche quando non mi conviene.
8. La cosa che più mi fa arrabbiare è la consapevolezza di avere diversi buoni talenti per le mani e così poche possibilità.
9. Il mio sogno impossibile è quello di avere una casa tutta mia.
10. La seconda persona che amo dopo Edward Fairfax Rochester è Luciano Ligabue.
11. Sono timida e se mi aveste chiesto di rispondere a tutte queste domande a voce probabilmente non avrei spiccicato parola.


Le domande per i blog premiati:
1. Il libro più bello che hai mai letto?
2. Dimmi il nome di uno scrittore sopravvalutato e il nome di uno sottovalutato.
3. Qual è la tua citazione preferita presa da un libro?
4. C'è un personaggio che vorresti essere?
5. Letteratura italiana o letteratura straniera?
6. Preferisci i libri unici o le saghe?
7. L'esordiente migliore di cui hai letto finora?
8. Puoi rubare la carriera ad uno scrittore: chi scegli?
9. Libri in prestito o acquistati?
10. Qual è il genere letterario che prediligi?
11. Meglio leggere o meglio scrivere?


Gli undici blog premiati:
1. Il giornale del libro
2. Sussurri di parole
3. Fantasy Self Publisher
4. Storie di notti senza luna
5. On the read
6. Tera's Bookshelves of Doom
7. Maddalena Cioce with fantasy
8. Emozioni d'inchiostro
9. La nemesi dei mondi
10. Leggendariamente
11. Io scrittore Blog