domenica 3 marzo 2013

Annarita Pizzo - Enelsin Artigton e la Petra Regia

Autore: Annarita Pizzo
Titolo: Enelsin Artigton e la Petra Regia
Editore: Albatros
Collana: Nuove Voci
Pagine: 308
Anno di pubblicazione: 2011
Formato: Cartaceo
Prezzo: 19,50
Ratings:  ☆  

Trama:
Molti sono i mutamenti che si stanno verificando nel mondo magico, e non certo positivi: la Petra Regia, fonte di ogni magia e da sempre garante della giustizia e del buon governo, è stata scavalcata dalle leggi umane che, manipolate a uso e privilegio di pochi, sono divenute lo strumento principale di una pericolosa lotta per il potere. Dopo la sua morte, Lord Robert Wilder lascia ad Adrian, figlio del suo amico più caro Sidonio e Custode della Lumerpa, una pergamena molto antica, ritrovata in una abbazia, che potrebbe costituire l'unica salvezza per chi ha ancora a cuore il destino del mondo; essa contiene infatti una misteriosa profezia che riguarda il Prescelto, colui che solo potrà opporsi alle forze malvagie che stanno tramando per ottenere il potere. Allo stesso tempo però, è necessario che la pergamena non cada nelle mani sbagliate, perché diverrebbe l'arma strategica con cui il Perfidus potrebbe schiacchiare definitivamente gli ultimi suoi oppositori. Enelsin Artigton e la Petra Regia, grazie ad una trama coinvolgente e ricca di colpi di scena, immerge il lettore nella più classica delle atmosfere fantasy, raccontando la storia universale dell'eterna lotta tra il Bene e il Male. 


"La bambina tacque, sentendo dentro di sé un profondo dolore, 
non aveva mai provato un sentimento tanto acuto, 
perché non aveva ancora conosciuto il tradimento, 
soprattutto quello da parte delle persone che si amano di più."


Recensione:
Vi avevo già parlato di questo libro. Come ho detto anche all'autrice, secondo me questo romanzo è sprecato per una casa editrice a pagamento, che oltretutto dalla metà del volume in poi ha smesso di curarne l'editing come si deve, lasciando tanti errorini di stampa (non di scrittura, proprio di stampa) che se io, scrittore, ti pago per un servizio non ci devono assolutamente essere! (Ok: parentesi-crociata contro l'editoria a pagamento conclusa). Enelsin Artigton e la Petra Regia meritava molto di più, forse addirittura una Salani perché no! Nonostante l'ispirazione sia prettamente potteriana (inevitabile il paragone, quando i protagonisti sono maghi), non ci sono scuole di stregoneria, non ci sono ragazzini che lottano contro creature più grandi di loro. Tutto, in questo libro, è assolutamente originale: dai nomi degli incantesimi, alle bevande, agli oggetti e all'infinità di mondi che una mente umana è capace di creare con la fantasia.


Annarita Pizzo è stata in grado di conquistarmi fin da pagina dodici, ove si legge: "I tavoli erano a fratino con le sedie che si adattavano alla forma del cliente: alcune si allungavano, altre si abbassavano, altre ancora si piegavano; ma tutte non facevano che borbottare «accidenti, quanto pesaaa!» tutte le volte che qualcuno si sedeva, per poi chiudersi in un silenzio malinconico di rassegnazione." La fragorosa risata che ne è conseguita, mi ha fatto intendere che la lettura sarebbe stata uno spasso anche in seguito. La cosa che più mi ha colpito è che, in questa storia, ogni personaggio ha la sua importanza. Nonostante Adrian ne sia il protagonista indiscusso, gli altri caratteri non vengono sviliti da capitoli veloci e da brevi descrizioni; si riesce ad avere una panoramica interessante anche sul Perfidus stesso ad esempio, su Madame Ventimille, Virginia Wilder o Lord Doneux, ma è comunque davvero difficile trovare qualcosa che non sia vagamente interessante in queste righe. Le vicissitudini della famiglia Artigton, spaccata dall'interno tra Bene e Male, in una corsa contro il tempo affinché quest'ultimo non prevalga sul primo, in un miscuglio di profezie, devastanti lotte, sotterfugi, incantesimi e segreti. 

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