sabato 22 giugno 2013

Glinda Izabel - Shades of life

Autore: Glinda Izabel
Titolo: Shades of life
Editore: Fazi
Collana: Lain
Pagine: 164
Anno di pubblicazione: 2013
Formato: Ebook
Prezzo: 1,99
Ratings:  ☆ 

Trama:
Pensava che la morte fosse la fine – poi l’amore la riportò alla vita. Juniper Lee potrebbe concedersi ogni lusso. Potrebbe viaggiare senza preoccuparsi di avere una destinazione, abbandonarsi a ogni sorta di eccesso senza temere ripercussioni. Ma non c’è nessun bene materiale che possa distrarla dalla solitudine che la divora, perché Juniper è un spettro intrappolato in una dimensione dai contorni indefiniti. Il suo cuore non batte realmente, e tutto di lei – i suoi respiri, i suoi sorrisi, le lacrime che spesso le solcano le guance – sono solo l’eco di una vita ormai lontana. Juniper è sola e non possiede alcun ricordo. L’unica memoria che sollecita la sua mente, sin da quando si è risvegliata nella sua nuova forma spettrale, è quella di un nome. Il suo. Unica eredità della ragazza che doveva essere stata un tempo. Eppure, nonostante sembri non esserci nulla a legarla al mondo dei vivi, Juniper non riesce a seguire il raggio di luce che potrebbe aprirle le porte dell’aldilà. Quando alla sua porta si presenta Logan, attraente ragazzo dallo sguardo scintillante, tutto per lei si tinge di nuovi e abbaglianti colori. Logan è diverso dagli altri spettri, è come se in sé nascondesse qualcosa di unico, che l’attrae in modo irresistibile. Qualcosa di inspiegabile avviene quando i due si toccano, come l’esplosione di una forza celestiale. E un ingranaggio si smuove nei recessi della mente di lei, facendole provare sensazioni mai conosciute prima. Sensazioni che profumano di ricordi sopiti e verità dimenticate. Sensazioni che potrebbero rispondere alla domanda che l’ha assillata sin dal giorno del suo risveglio: chi è davvero Juniper Lee?


"Ah, Dio. Era il mio Peter Pan e io la sua Wendy. 
Tutto per lui era una fantastica avventura, 
qualcosa da affrontare con le mani al cielo come sulle montagne russe. 
Mi stava insegnando a credere nei sogni e nei pensieri felici. 
Mi stava regalando la polvere di fata per spiccare il volo."


Recensione:
Probabilmente adesso, mi farò nemico mezzo web. Ma vi assicuro che se fossi capace di fare buon viso a cattivo gioco, avrei usato già da un secolo questo talento per cose molto più importanti della mia vita, oltre che per le piccolezze quotidiane. Purtroppo per me – sì, purtroppo – non so mentire, nemmeno quando mi farebbe comodo. Quindi, spero che questa recensione, che comunque sarà obbiettiva e rispettosa verso chi ha impiegato tempo e sudore nel portare alla luce il proprio lavoro, non mi si ritorca contro in maniera irreversibile. Comincio dicendo che il libro dell'esordiente autrice cosentina non mi ha convinta al cento per cento. Shades of life si era affacciato in maniera brillante alle porte del concorso I-Fantasy organizzato dalla Fazi Editore lo scorso anno, con un incipit davvero molto incisivo e simpatico, e aveva ottenuto alla fine la vittoria indiscussa. Juniper Lee, l'eroina della storia, è una giovane ragazza strappata alla vita in maniera forte, che si trova a vagare nelle vesti di fantasma per le vie di Savannah alla ricerca di sé stessa e di qualche ricordo sul suo passato. Un giorno, mentre si trova all'interno della libreria nella quale passa la maggior parte del tempo, incrocia gli occhi di un bellissimo ragazzo, e ne rimane letteralmente folgorata.

Logan è un fantasma come lei e non rimane certo indifferente al fascino un po' vintage della ragazza. I due decidono così di conoscersi, scoprendo una complicità che non si aspettavano. Già dal secondo capitolo però, qualcosa si rompe: il sarcasmo della vocina interiore della giovane – punto di forza dell'incipit – diviene forzato e persistente, la protagonista dopo l'incontro con il suo principe invece di completarsi perde in un certo senso di tono, il susseguirsi della trama risulta assurdamente prevedibile. Diciamo che in genere mi viene un po' da storcere il naso quando leggo di storie d'amore che sanno di pappa facile cotta al microonde. Nel senso: okay sono una ragazza, okay forse mi sento sola e ho i miei problemi, ma basta che incontri un ragazzo bellissimo e sfacciato, e dopo cinque righe so già che non potrei vivere senza di lui. Dai, no. Per non parlare della maniera lasciva con cui Juniper si fa prendere a pesci in faccia da Logan quando lui si rende finalmente conto di essere un fantasma (ma buongiorno, figlio mio). Io continuo a concepire l'amore in maniera diversa. O perlomeno pretendo che quello delle favole che leggo sia così. Un po' sofferto, un po' in dubbio. Sapete che cos'è per me l'amore? Per far riferimento ad un altro libro che ho letto e recensito da poco, l'amore per me è un Peeta che viene quasi ammazzato, rifiutato, messo da parte da una Katniss, ma che continua a portare focaccine al formaggio ogni giorno alla donna che vuole perché lei ne va matta. L'amore per me è una Katniss che quasi ammazza, rifiuta, mette da parte un Peeta, ma che continua a domandarsi perché il suo pensiero vola così spesso verso il ragazzo del pane.


Non è che Glinda non sappia scrivere, anzi. L'unica cosa che posso (forse) contestarle è un uso eccessivo di paragoni. A volte ci si può accontentare anche di un semplice: il suo comportamento mi lasciò a bocca asciutta, piuttosto che di un: il suo comportamento mi scosse come un terremoto e mi lasciò a bocca asciutta come se fossi dispersa nel deserto ormai da giorni. Frase inventata sul momento, ma giusto per farvi capire quello che intendo. Sicuramente mi aspettavo di meglio. Complice magari la popolarità come blogger – ruolo per il quale, diciamocelo, Glinda sa il fatto suo – credevo che l'aver letto così tanto e il conoscere a pieni orizzonti il panorama letterario, potesse portarla a scrivere qualcosa di decisamente originale e innovativo e invece, come la stessa Juniper dice, è un cliché ambulante e la cosa non la turba come dovrebbe. Perciò, come già successe per un'altra esordiente, il mio voto finale è di due stelline per la storia in sé, più una stellina di incoraggiamento, per tutto il lavoro, l'amore e la dedizione che sicuramente c'è stato dietro a Shades of life. Concludo augurando alla giovane Glinda una carriera brillante e piena di soddisfazioni, e soprattutto augurando a me stessa di rimanere piacevolmente stupita da un suo prossimo romanzo. A volte è che siamo semplicemente frutti acerbi che devono solo maturare per essere davvero buoni... tempo al tempo! 

Il gradevole booktrailer!

1 commento:

  1. Ciao, ho letto la tua recensione. Anche io, quando scrissi la mia su questo libro, avevo paura che Glinda e mezzo popolo web mi odiasse.
    Glinda è una ragazza intelligente e umile, ama la sincerità e sono sicura capirà anche la tua recensione da due stelline. La lettura è un universo molto particolare, non sempre due lettori riescono ad amare lo stesso libro.
    Sono sicura che Glinda, tolti i vincoli di lunghezza e criteri da rispettare per il concorso, saprà regalarci una prossima fantastica lettura :)

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