mercoledì 16 gennaio 2013

Antonella Sgueglia - A scuola con portamento

Carissimi  Oggi vorrei presentarvi l'opera della talentuosa scrittrice esordiente Antonella Sgueglia dal titolo A scuola con portamento. Una piacevole lettura fresca e giovanile che presto recensirò per voi e che intanto è possibile acquistare su Amazon cliccando qui.

Autore: Antonella Sgueglia
Titolo: A scuola con portamento
Editore: Kdp Amazon
Pagine: 114
Anno: 2012
Formato: Ebook
Prezzo: 1,99

Trama:
A scuola con portamento è un romanzo per ragazze che narra le vicende di un'adolescente, Cristina, alle prese con un momento alquanto delicato della sua vita: i suoi genitori infatti si sono separati e lei vive con la madre. Cri è una mixed race, nata da madre italiana e padre haitiano; il colore della sua pelle è scuro e non sa come valorizzarsi, essendo tanto diversa dalla madre. Non solo, le ragazze più popolari della scuola la prendono in giro e Cri non sa come ribellarsi. Per caso, nota che un'agenzia di moda della sua città è alla ricerca di nuovi volti e decide, accompagnata dalla madre, di partecipare. Superata la selezione, Cri frequenta un corso di portamento, trucco, posa fotografica e bon ton, che rappresenta l'inizio del suo cambiamento. Da ragazza insicura e timida riesce ad esternare il suo mondo interiore. Nel libro, diversi capitoli sono dedicati a delle sessioni formative sulle quattro materie del corso; in questo modo la lettrice può imparare tutto ciò che c'è da sapere sull'argomento e cimentarsi insieme alla protagonista nei vari esercizi. Pertanto, questo ebook è rivolto non solo a coloro che sognano di diventare indossatrici, ma soprattutto a chiunque desideri sentirsi meglio con sé stessa. Un romanzo-manuale dedicato al mondo della moda e degli adolescenti, con i loro problemi e le difficoltà nell'aprirsi anche con chi li ama.

Un estratto dal libro
"«Si può sapere che fine hai fatto? Ieri ho provato a telefonarti tutto il giorno per sapere com’era andata», disse Gio rimproverando l’amica. «Scusa è che siamo state in agenzia tutto il pomeriggio. Ero molto stanca.»
«Come mai?»
«Beh io ero la quarantesima e ci sono volute due ore prima che il mio turno arrivasse. Il tempo di tornare a casa che abbiamo preparato la cena e siamo crollate dal sonno. Pensa che non ho fatto neppure i compiti!» sussurrò Cri.
«Cavolo, copia da me prima che la prof. d’inglese ti scopra. Dovevamo fare gli esercizi sul simple past.»
«L’avevo dimenticato. Se mi becca mi metterà impreparato e chi la sente mamma!»
«E muoviti, allora. Li ho fatti con Marco, il secchione della classe. Ieri la prof. di scienze non è venuta e abbiamo approfittato per fare i compiti.»
Marco era il secchione della classe, quello che faceva sempre i compiti e non li sbagliava mai; anzi era lui che correggeva le distrazioni dei professori. Un vero portento e davvero bruttino. Alto un metro e sessanta, pieno di brufoli e lentiggini, capelli rosso-arancio e la macchinetta in bocca. Non proprio un principe azzurro.
«Professoressa ma Cristina Morin sta copiando i compiti dalla compagna di banco!» annunciò all’improvviso Sharon.
«Come? Signorina Morin venga subito qui e porti il diario. Le scriverò una nota che dovrà essere firmata da sua madre», la professoressa era fuori di sé.
Cri stava per piangere quando Gio prese in mano la situazione. «Cristina ha dimenticato a casa la giustifica della madre. Può telefonarle, sa. Sono state in un’agenzia di moda per un casting e…»
«Shh» Cri tirava la maglietta di Gio sperando di farla tacere. Non volevo essere lo zimbello della classe.
«Fammi parlare…e mollami!» Gio si liberò con uno scatto fulmineo. «L’hanno presa nell’agenzia di moda di Cinecittà e dovrà frequentare dei corsi prima di lanciarla come il nuovo volto della You Fashion!» Così dicendo alzò la mano destra come a scrivere nell’aria il nome della compagnia.
«Davvero Cristina? Ma è magnifico! Sono orgogliosa di te. Ma potevi dircelo. Non c’è bisogno della nota, non preoccuparti.» La professoressa già si vedeva intervistata dai giornalisti.
«Non ci credo, è impossibile. L’avrei saputo e di sicuro avrebbero preso me al casting», ribatté Sharon.
«Evidentemente le tue fonti non sono ben informate. Comunque non hai alcuna possibilità di presentarti perché le audizioni sono terminate ieri. E Cristina ha eliminato la concorrenza. Sarà lei la Top Model del 2013.
«Non ti credo!» Urlò Sharon aggrottando la fronte.
«Sbagli perché Cri ha già firmato il contratto di esclusiva con loro, visto il suo talento», continuava Gio.
Cri tenne tutto il tempo lo sguardo basso, avrebbe preferito una secchiata gelida in testa pur di non dover mentire per cinque anni grazie alla bugia di Gio.
«Non dici niente, Cristina?» domandò la prof.
«È ancora troppo emozionata» aggiunse Gio. Diamole del tempo per abituarsi alla novità.
«D’altronde la tua altezza era sprecata. Non facevi sport, almeno la sfrutti per sfilare», consigliò la prof.
«Non è giusto! Io sono più bella!» gridò Sharon.
«Ma tu sei bassa per fare la modella, non arrivi al metro e mezzo!» sogghignò Gio facendo ridere tutta la classe.
Sharon, ovviamente offesa, fuggì in bagno per sbollire la rabbia. Nessuna poteva essere più graziosa di lei, figuriamoci la Morin! Doveva inventarsi qualcosa.
«Pronto, casa Morin?» chiedeva una voce dall’altro capo del telefono.
«Certo, chi parla?» domandò Adelina.
«Buon pomeriggio, signora sono Silvia. Si ricorda di me? Sono la segretaria della You Fashion.»
Adelina spalancò la bocca nel sentire il nome dell’agenzia. Se avevano telefonato significava che la figlia aveva superato la selezione. «Mi dica, Silvia.»
«Le comunico che Cristina ha superato la selezione. Pertanto abbiamo bisogno che annoti alcune informazioni necessarie.»
«Un attimo che prendo carta e penna. Sono pronta!»
«Cristina avrà bisogno dei seguenti accessori per frequentare il corso. Dunque, per quanto riguarda il portamento necessiterà di gonna longuette, cioè lunga fino a sotto il ginocchio, un jeans, un pantalone classico, scarpe da ginnastica, décolletés, giacca. Sta segnando, signora?»
«Tutto, fortunatamente abbiamo l’intero elenco. Non dobbiamo comprare nulla», replicò sollevata Adelina.
«Perfetto signora. Per quanto riguarda il trucco, non so se sua figlia ne fa uso, Cristina dovrà portare sempre, ad ogni lezione, correttore per le imperfezioni, correttore per le occhiaie, fondotinta, cipria bianca, fard, polvere illuminante, ombretti colorati, matita occhi, eye liner e kajal, mascara, matita labbra, rossetti, lucidalabbra neutro.»
«Più o meno credo di avere tutto l’occorrente.»
«Mi fa piacere, signora. Mi raccomando, tenga presente il colore di sua figlia. Non creda di prestarle i trucchi che usa lei perché non andrebbero bene, tranne per matite e ombretti. Per il fard, i correttori e le polveri illuminanti, sarebbe impossibile per Cristina usarle. Se non avete quanto occorre, la prego di procurarselo prima che il corso abbia inizio e si faccia consigliare da una commessa, così da non sbagliare le tonalità. Chiaro?»
«Ovviamente, certo. Ho una domanda, cosa sono kajal e eye liner?»
«Il kajal è una matita più morbida di quella tradizionale, mentre l’eye liner è un liquido che disegna il contorno superiore della palpebra e si presenta con la punta a pennello, più sottile, o a pennarello per le linee leggermente più cariche e doppie. Vuole sapere altro?»
«Il lucidalabbra neutro è quello incolore, vero?» Adelina era moritifcata dal non saper riconoscere i prodotti di bellezza. Cosa stava pensando Silvia di lei? Che non sapeva curarsi?
«Proprio così, serve a rendere le labbra lucide e per fissare meglio il rossetto.»
«Un’ultima cosa. Non conosco la differenza tra correttore per imperfezioni e quello per le occhiaie.»
«Allora, quello per le occhiaie è di una tonalità più chiaro del fondotinta che applica. Il correttore per le imperfezioni è di colore verde e serve, mescolato con quello color senape, per nascondere le occhiaie più profonde, brufoli e altre imperfezioni della pelle. Sono stata completa nelle spiegazioni?»
«Perfetta. Quando inizierà il corso?»
«Il 30 novembre. A Cristina saranno definite le date e gli orari completi. Si inizia con il portamento per tre lezioni, quindi si assicuri di avere tutto il materiale che le ho elencato.»
«Sì ma ci vorrebbe una valigia per portare tutto quanto.»
«Difatti la prima lezione è soltanto di conoscenza con accenni al portamento. Basterà che Cristina venga con gonna e scarpe col tacco. Durante la lezione le verrà detto cosa portare in quella successiva. Mi raccomando niente assenze.»
«Ci mancherebbe!»
Adelina ricontrollò con attenzione di aver annotato l’intera conversazione. Ma non poteva inviare una e-mail? Doveva ripetere quel discorso per 25 volte?
«Sono a casa!» strillò Cri scaraventando la cartella a terra.
«Che hai? Cos’altro ti hanno fatto?»
«Niente. Gio ha detto a tutti del casting.»
«E allora? Che t’importa?»
«Ha montato una balla spaziale! Ha detto che avevo superato la selezione e che sarei diventata il nuovo volto della You Fashion.»
«Beh non so se diventerai il nuovo volto della You Fashion ma so che ti… hanno presa!» esclamò Adelina mostrando il foglio degli appunti.
«Hanno telefonato! E questa è la roba che devo portare? Wow ci vuole un camper!»
«Visto che non sei brutta? Domani potrai tornare a scuola consapevole di essere stata scelta e che Gio non aveva mentito. Vedrai che ti aiuterà a sentirti più sicura e a combattere le due arpie.»
«Non puoi immaginare come era verde Sharon in faccia!»
«Ah, lo credo bene. Ora devi crederci soltanto tu.»
Per la prima volta dall’inizio dell’anno scolastico, Cri si sentiva tranquilla. Presto avrebbero smesso di prenderla in giro o quanto meno di considerarla un maschio!
Tuttavia, non conosceva le dinamiche adolescenziali e ignorava che, pur diventando una modella, le cattiverie non avrebbero avuto fine, anzi. Si sarebbero gonfiate fino a lasciare un segno indelebile che poteva scomparire unicamente se si possedeva una forza di volontà superiore alle angherie subite.
Avere successo non rende felici chi ci invidia; fa crescere la rabbia fino a renderla ingovernabile. E questo Cri non lo immaginava."

Buografia:
Antonella Sgueglia è traduttrice freelance di lingua inglese. Vincitrice del concorso "Verrà il mattino e avrà un tuo verso" indetto da Aletti Editore con la poesia Seppur nascessi cento volte. A scuola con portamento è il suo primo romanzo di narrativa per ragazzi. In primavera, il suo primo romanzo di narrativa per ragazze Dove osano le farfalle sarà in tutte le librerie e gli online stores. Un altro progetto è in fase di valutazione. Potete diventare fan della pagina facebook di A scuola con portamento cliccando qui.

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